Barometro Argos x BCG sulla transizione ambientale, seconda edizione

Le PMI e le imprese di medie dimensioni europee stanno compiendo progressi in materia di transizione ambientale: Il 17% di loro sta investendo secondo un piano strutturato di decarbonizzazione, rispetto all’11% nel 2023.

L’edizione 2024 del barometro Argos x BCG rivela che le PMI e le imprese di medie dimensioni europee sono maturate e hanno compiuto progressi nelle proprie iniziative per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. I risultati delle prossime elezioni europee potrebbero avere un impatto sullo slancio delle imprese in favore dell’azione per il clima. In questo contesto, la stragrande maggioranza delle PMI e imprese di medie dimensioni (85%) considera importante o addirittura critica la riduzione delle proprie emissioni. Per il secondo anno consecutivo, più di due terzi di esse vedono persino la decarbonizzazione come un’opportunità. Allo stesso tempo, gli investimenti finanziari nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra stanno aumentando in modo significativo, spinti dalle richieste dei clienti e dai vantaggi economici che ne derivano. Più che mai, le imprese hanno bisogno del sostegno del loro ecosistema per continuare questo movimento.

Dalla consapevolezza all’azione

La consapevolezza delle sfide relative alla decarbonizzazione da parte di PMI e imprese di medie dimensioni europee è confermata: l’85% dei dirigenti le considera importanti o addirittura critiche (+1pt rispetto al 2023). Quest’anno, questa consapevolezza è accompagnata da una maggiore maturità delle imprese: il 17% di esse afferma di aver effettuato ingenti investimenti finanziari (ossia oltre il 10% dei propri investimenti annuali) nell’ambito di una roadmap strutturata che include la misurazione delle proprie emissioni, rispetto all’11% del 2023. Inoltre, quest’anno la quota di aziende che non hanno né investito né delineato una roadmap è scesa dal 27% al 22%.

Tra l’85% delle PMI e imprese di medie dimensioni che considerano l’azione per il clima importante o addirittura critica, il 67% ritiene che la transizione climatica sia un’opportunità e si dichiara ottimista riguardo alle prospettive offerte dalla decarbonizzazione del proprio modello. In particolare, le PMI e le imprese di medie dimensioni percepiscono vantaggi economici quali l’efficienza energetica e la riduzione dei costi a essa associata (58%, +4 punti rispetto al 2023), l’opportunità di conquistare quote di mercato (54%, +3 punti) e quella di attrarre nuovi talenti (40%, +15 punti).

Per Fabien Hassan, Partner presso BCG, “Il movimento è definitivamente innescato: nonostante un contesto caratterizzato dall’incertezza, la decarbonizzazione continua a progredire per le PMI e le imprese di medie dimensioni. È molto positivo anche per le grandi aziende che hanno bisogno dell’aiuto di fornitori e partner per raggiungere i propri obiettivi climatici. ”

Una dinamica degli investimenti su scala variabile

Il numero di PMI e imprese di medie dimensioni che investono nella decarbonizzazione è aumentato di 5 punti nel 2024, passando dal 38% al 43% per cento in Europa. I dirigenti affermano che le loro azioni sono trainate dalla regolamentazione (72%), dall’aumento dei prezzi dell’energia (62%) e dalla crescente domanda di alcuni clienti (56%, +5 punti rispetto allo scorso anno), soprattutto in ambito B2B, dove le grandi imprese stanno aumentando la pressione per la decarbonizzazione dei loro fornitori.

La dinamica degli investimenti nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra è più marcata in alcuni settori. La quota di PMI e imprese di medie dimensioni che dichiarano di aver investito “pesantemente” o “significativamente” nella decarbonizzazione aumenta in modo significativo nei settori agricolo e alimentare (+14 punti rispetto al 2023), della distribuzione (+9 punti), dei trasporti e della logistica (+7 punti), mentre le imprese del settore dell’edilizia (-2 punti) o del settore chimico (+2 punti) si rivelano più caute.

Mancanza di risorse interne: la sfida principale

Il primo ostacolo che le PMI e le imprese di medie dimensioni devono affrontare quest’anno è la mancanza di risorse interne (46% degli intervistati). Altre sfide persistono, anche se considerate meno proibitive rispetto all’anno precedente, come la mancanza di risorse finanziarie (-13 punti), l’incertezza del rendimento dell’investimento (-8 punti) o la complessità normativa (-11 punti).

Mentre il 41% delle PMI e imprese di medie dimensioni considera le normative, in particolare la direttiva CSRD, essenziali o strumenti per strutturare la propria decarbonizzazione, la capacità di previsione varia a seconda delle dimensioni delle imprese. In particolare, il 28% delle imprese con meno di 250 dipendenti dichiara di non essere a conoscenza della direttiva CSRD, anche se essa si applicherà ad alcuni di loro a partire dal 2026, dimostrando la necessità di supporto per prevedere e trarre vantaggio dalle normative.

“ll ruolo delle PMI e imprese di medie dimensioni nella transizione ambientale è fondamentale. Questa edizione del barometro conferma la profondità del loro impegno in materia di transizione ambientale. Mobilitare tutti gli attori dell’ecosistema per sostenere e amplificare queste iniziative è fondamentale per realizzare un’economia più green e più resiliente”, afferma Simon Guichard, Partner presso Argos Wityu.

Metodologia

L’indagine è stata condotta su un campione di 700 piccole e medie imprese in 4 regioni dell’Unione Europea (Francia, Germania, Italia, Benelux), con 175 imprese intervistate da OpinionWay in ciascuna regione. Le persone invitate a partecipare sono state selezionate al fine di garantire una conoscenza ottimale delle sfide della transizione climatica.

Lo studio mira a misurare l’evoluzione dell’impegno in materia di decarbonizzazione delle PMI e imprese di medie dimensioni, sottolineando il ruolo fondamentale che ricoprono nella lotta contro il cambiamento climatico. Attraverso questo barometro, Argos Wityu e BCG si sono posti l’obiettivo di seguire queste tendenze e sostenere le PMI e le imprese di medie dimensioni nel loro percorso verso un futuro più sostenibile.

Per ulteriori informazioni, consultare lo studio dettagliato.

Argos Wityu

Coralie Cornet
ccc@argos.fund
+33 (0)6 14 38 33 37

BCG

Joséphine Manière
maniere.josephine@bcg.com
+33 (0)6 02 16 12 84

Little Wing

Killian Montesquieu
killianmontesquieu@little-wing.fr +33 (0)6 17 78 14 90

Argos Wityu / argos.wityu.fund

Un’azienda, due strategie. Argos Wityu è un gruppo europeo indipendente di capitale-investimento che sostiene la trasformazione e la crescita delle PMI e imprese di medie dimensioni.

Con un patrimonio gestito di oltre 1,8 miliardi di euro, oltre 30 anni di esperienza e più di 90 aziende supportate, Argos Wityu è presente ad Amsterdam, Bruxelles, Francoforte, Ginevra, Lussemburgo, Milano e Parigi. Il gruppo cerca di acquisire quote di maggioranza con una delle sue due strategie:

  • il fondo Mid-Market di Argos aiuta le imprese a mettere in atto degli investimenti per accelerare la crescita;
  • il fondo Climate Action di Argos (SFDR 9) ha l’obiettivo di formare dei leader europei sostenibili, realizzandone la transizione “Grey to Green”.

Boston Consulting Group / www.bcg.fr

BCG supporta leader provenienti da tutto il mondo (aziende, stati, ONG, ecc.). Siamo al loro fianco per aiutarli a superare le sfide più grandi. Fondata nel 1963, BCG è stata tra i pionieri della consulenza strategica. Oggi, aiutiamo i nostri clienti in tutte le loro trasformazioni, per accelerarne la crescita, rafforzare il loro vantaggio competitivo e generare un impatto reale. 

Il successo delle organizzazioni di oggi dipende dalla loro capacità di combinare le migliori risorse umane e digitali. I nostri team mettono a disposizione dei clienti una profonda esperienza industriale e funzionale. BCG offre soluzioni che si basano su consulenze di altissimo livello, progettazione, implementazione di nuove tecnologie o creazione di imprese digitali, sempre nel rispetto delle finalità aziendali. Lavoriamo con i nostri clienti applicando un modello collaborativo unico, a tutti i livelli dell’organizzazione.

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