Condividi
Conclusioni principali
L’Argos Index® è stabile al 10,0x l’EBITDA nonostante le turbolenze del mercato
L’Argos Index® del terzo trimestre del 2022 è rimasto stabile al 10,0x l’EBITDA, in linea con la media degli ultimi cinque anni.
Questa apparente stabilità nasconde la divergenza tra la fascia alta del mercato, in cui i multipli sono ancora superiori al 12x l’EBITDA, e la fascia bassa, in cui i multipli sono calati di 0,8 punti EBITDA, attestandosi a 8,9x l’EBITDA. I grandi asset di qualità con un forte potere di determinazione dei prezzi sono considerati più resilienti durante i periodi di crisi.
Questa stabilità è in contrasto con il deteriorarsi del contesto geopolitico e finanziario e le turbolenze del mercato azionario (1). L’allineamento che ha dato vita a un ambiente M&A storicamente propizio (interessi bassi, abbondanza di capitali e crescita economica) è venuto a mancare nel 2022 e continua a peggiorare nel terzo trimestre. Con l’aumento delle pressioni inflazionistiche globali, i tassi di interessi in aumento a velocità mai viste e l’attività economica sull’orlo della recessione, il lungo ciclo di M&A al rialzo sembra essersi invertito (2).
Tuttavia, l’impatto di queste condizioni avverse sui prezzi e sull’attività di M&A nel segmento mid-market nell’area euro (calo dell’11% nel terzo trimestre, ma stabile in termini di valore) sembra essere moderato in questo momento. Il mid-market si conferma fortemente competitivo e continua a trarre vantaggi da grandi flussi di capitali verso società non quotate (3). Sia gli acquirenti strategici che le società di private equity stanno cercando di sfruttare la volatilità del mercato, ritenuta da molti un fattore ciclico e non strutturale, alla ricerca di opportunità di crescita interessanti.
È importante notare che i settori che compongono l’indice sono rimasti stabili in questo trimestre e non hanno avuto un impatto sull’Argos Index®, come accaduto durante la crisi legata al Covid.
(1) L’indice EURO STOXX® TMI Small ha registrato un calo del 9,4% nel terzo trimestre del 2022 e del 25% dal terzo trimestre del 2021.
(2) L’attività di M&A globale ha registrato un calo del 34% in termini di valore e del 24% a livello europeo nei primi 3 trimestri del 2022 – Fonte: Refinitiv
(3) Le riserve di buyout liquidità sono stimate in 181 miliardi di euro da InvestEurope, anche se i fondi PE globali in crescita hanno registrato un calo del 50% nel secondo trimestre del 2022 (rispetto al secondo trimestre del 2021), in base a quanto afferma Preqin
Argos Index® mid-market / Multiplo mediano EV/EBITDA su 6 mesi mobili
Fonte: Argos Index© mid-market / Epsilon Research
I prezzi pagati dai fondi di private equity e dagli acquirenti strategici sono stabili
Come rispecchia l’Argos Index, sia i multipli finanziari che i multipli degli acquirenti strategici sono rimasti stabili nel terzo trimestre. I multipli pagati dagli acquirenti strategici si confermano al 9,9x l’EBITDA, allo stesso livello dal quarto trimestre del 2021, e non sono stati colpiti dalla continua contrazione dei mercati azionari.
Anche i multipli pagati dai fondi di investimento si confermano stabili al 10,7x l’EBITDA in questo trimestre. Si tratta di un valore ancora superiore rispetto agli acquirenti strategici di 0,8x l’EBITDA. Ciò è dovuto principalmente ai fondi che investono in società più grandi e di alta qualità, con multipli più elevati: il 50% delle operazioni LBO nel terzo trimestre dell’Argos Index è stato effettuato nella fascia alta del mid-market (superiore a 150 milioni di euro) rispetto al 30% degli acquirenti strategici.
Il private equity continua a ricoprire un ruolo preponderante sul mercato M&A: il volume di attività LBO è rimasto stabile in questo trimestre (rispetto al secondo trimestre) e la sua quota all’interno del mid-market ha raggiunto il 19% (vedere parte 4).
Nonostante le condizioni finanziarie più difficili per le operazioni LBO (rapido aumento dei tassi di interesse, aumento della selettività delle banche) e la revisione al ribasso delle previsioni di crescita, i fondi continuano a trarre vantaggi da livelli record di denaro disponibile per gli investimenti (vedere parte 1) e nuovi finanziamenti come il private debt.
Valore dell’impresa / EBITDA storico
Fonte: Argos Index© mid-market / Epsilon Research
Le operazioni con multipli superiori a 15x tornano a livelli pre-Covid
Quota delle operazioni con multipli superiori a 15x l’EBITDA Campione dell’Argos Index™
Fonte: Argos Index© mid-market / Epsilon Research
Quota delle operazioni con multipli inferiori a 7x l’EBITDA e superiori a 15x l’EBITDA Campione dell’Argos Index™
Fonte: Argos Index© mid-market / Epsilon Research
Lieve calo dell'attività M&A nel segmento mid-market
L’attività M&A registra un calo dell’11% in termini di volume e si conferma stabile in termini di valore nel terzo trimestre del 2022 rispetto al trimestre precedente (rivisto). Il mid-market europeo si dimostra più resiliente rispetto al mercato M&A globale, che ha registrato un calo del 34% in termini di valore nei primi tre trimestri del 2022, mentre nello stesso periodo in Europa c’è stato un calo del 24%, attestandosi a 712 miliardi di dollari (1).
Nonostante le significative avversità geopolitiche e finanziarie, il mercato M&A è ancora attivo e il volume rimane nella media per l’ultimo ciclo M&A. È ampiamente supportato dalle operazioni LBO che registrano una quota record del 23% sul mercato M&A globale nel terzo trimestre, nonostante un calo del 25% in termini di valore.
(1) Fonte: Refinitiv
Volume e valore delle attività del segmento mid-market nell’area euro (15-500 milioni di euro)
Fonte: Epsilon Research / MarketIQ
I fondi di buy-out sono stati (relativamente) più attivi nel terzo trimestre. La quota corrispondente nel segmento M&A del mid-market è aumentata sia in termini di volume che di valore (1).
(1) Non include le aggregazioni
Quota di LBO nell’attività M&A del segmento mid-market nell’area euro
Fonte: Epsilon Research / MarketIQ